"Jooble"

martedì 29 giugno 2010

lettera inviata al giornale Quotidiano di Sicilia.

Egr. Direttore,
vorrei provare, se me lo permette, a spiegare succintamente a lei ed ai suoi lettori cosa sono gli Sportelli Multifunzionali e, se riesco a convincerla, ad avere il suo sostegno contro la discriminazione messa in atto contro gli operatori degli S.M..
Il D.lgs. 181/00 ed il successivo D.lgs. 297/02, in ottemperanza alle norme comunitarie in materia di collocamento al lavoro assegnano ai Servizi per l’Impiego la presa in carico dei disoccupati o di chi è in cerca di lavoro e dispongono che a costoro debbono essere forniti servizi di orientamento professionale, formazione e accompagnamento al lavoro.
Questi servizi nella Regione Sicilia dovrebbero essere offerti dai C.P.I. direttamente e per il tramite degli S.M.. Direttamente i C.P.I. accolgono l’utenza e ricevono la “ domanda di disponibilità al lavoro “ e dopo aver “consegnato “ l’utente agli operatori degli S.M. per l’orientamento professionale dovrebbero riprenderlo in carico per fargli un’offerta lavorativa congrua.
Così però non è perché i dipendenti dei C.P.I. si limitano a ricevere la domanda di disponibilità mentre tutto il resto viene di fatto demandato agli operatori degli S.M., che pur nelle difficoltà del mercato siciliano, dopo averli sottoposti ad orientamento, aiutano gli utenti nella stesura dei curricula e nella ricerca di lavoro; lavoro che a verifica, dopo aver sentito l’utente “ orientato ed avviato , non è, salvo pochi casi, rendicontabile. Non è compito degli operatori degli S.M. fare gli ispettori del lavoro! Il compito di controllo ispettivo è dei SULP e dei C.P.I., che se funzionasse permetterebbe agli operatori degli S.M. di poter rendicontare una fase lavorativa che comunque non compete agli operatori degli S.M. ma ai dipendenti dei C.P.I..
Ma chi sono gli operatori degli S.M.? Sono ex formatori che dal 1996 in poi attraverso selezione su basi concorsuali con prove scritte e orali sono stati ammessi a dei corsi di formazione e riqualificazione, con esami finali, per le figure di orientatore, integratore, progettista, tutor. Tutti soggetti che per ricoprire il ruolo che svolgono hanno sostenuto un concorso e relativo percorso formativo.
Chi sono i dipendenti dei C.P.I.? Nella maggioranza dipendenti assunti con la ex legge 285/77 e sue applicazioni o leggi regionali analoghe e gli ex LSU. Tutti soggetti che non sono stati assunti nella P.A. con concorso, pubblico o meno che sia, ma solo con contratti di lavoro a termine, per progetti spesso futili e voluti dalla politica e poi fatti transitare in lavori socialmente utili, prorogati di anno in anno. Oggi al politica, la “p” minuscola non è casuale, intende stabilizzare questi lavoratori.
Dopo tanti anni sono d’accordo anch’io che bisogna trovare una soluzione dignitosa. Ma mi chiedo e le chiedo è corretto che ciò avvenga a danno degli operatori degli S.M.?
E’ corretto che lavoratori selezionati mediante concorso e formati per svolgere attività proprie dei C.P.I. e che in base agli accordi siglati nel “Protocollo d’intesa “ dell’ottobre 1998, tra Regione Siciliana, Presidente On. Drago, Organizzazioni Sindacali ed Associazione degli Enti di formazione, dopo una breve sperimentazione presso gli allora S.C.I.C.A., parlo del progetto “ INFO-ORIENT” svolto nel 1999, dovevano uscire dal sistema della formazione professionale e transitare negli S.C.I.C.A., sono invece stati inseriti , obbligatoriamente, negli istituiti S.M. e invece di essere presi in carico dalla Regione, pur se da essa interamente pagati, sono stati lasciati agli Entri di appartenenza?
E’ corretto che soggetti senza la cui opera i C.P.I. sono delle mere scatole vuote rischino il posto di lavoro con enorme danno erariale per la Regione se si tiene conto che la loro formazione è costata alla Regione decine di miliardi delle vecchie lire?
Le pongo questo quesito e per calzarlo alla “sua realtà” la invito a paragonare come se lei nella sua struttura giornalistica oltre i capo redattori avesse a contratto prorogato di anno in anno gli uscieri e i tipografi, mentre paga interamente, anche se per il tramite di altri “ piccoli editori “ che vivono esclusivamente delle sue rimesse, i giornalisti che, con soldi suoi, dopo averli selezionati mediante concorso tra gli iscritti all’albo dei giornalisti siciliani, ha poi formato opportunamente, con notevoli investimenti economici, in base alla sua linea editoriale.
Dovendo stabilizzare i suoi dipendenti che fine farebbe fare ai giornalisti da lei formati e su cui ha investito ingenti somme?
Lei butterebbe a mare le ingenti somme nel tempo investite per la loro formazione?
Dott. Currao Settimo

martedì 22 giugno 2010

Ma questa politica sa quello che fa?
Con decreto del 15 aprile 2010 l'assessore per la famiglia, le politiche sociali e il lavoro detta le regole per l'accertamento e verifica dello stato di disoccupazione e all'art. 1 al comma a) individua le prestazioni offerte dagli Sportelli Multifunzionali quali servizi inseriti nel patto di servizio che il c.p.i. sottoscrive col disoccupato. L'attività degli Sportelli è inserita organicamente come attività ordinaria nei servizi per l'impiego. Tale attività di orientamento ed incontro domanda offerta di lavoro viene stigmatizzata nel patto di servizio al punto b) commi 1 e 5 oltre che nell'impegno del CPI, il quale si impegna a fornire le proprie prestazioni " per il tramite degli SPORTELLI MULTIFUNZIONALI ". E' chiaro che l'attività degli Sportelli Multifunzionali è attività ordinaria dei CPI, senza la quale non possono essere forniti i servizi all'utenza e gli stessi CPI risulterebbero solo delle " SCATOLE VUOTE ". Ma allora come si è potuto pensare di stabilizzare gli lsu in carico ai CPI e laciare fuori gli operatori degli Sportelli Multifunzionali? Chi è preposto, politicamente ed amministrativamente, a tutta questa attività è conscio di quanto ha fatto? Ho molti dubbi, ma spero che prendano coscienza che l'attività degli operatori degli Sportelli Multifunzionali è attività corrente dei servizi per l'impiego e pongano in essere i necessari e conseguenziali provvedimenti.

mercoledì 16 giugno 2010

A proposito di precari illustri.
Anche la dott.ssa Monterosso fa parte di noi comuni " precari " e, come rischiamo tutti noi degli Sportelli Multifunzionali, è stata " dimissionata ".
Ho avuto modo di conoscere nelle riunioni sindacali la dott.ssa Monterosso ed ho avuto modo di scambiare anche " due chiacchiere " con lei durante tali incontri. Ho potuto constatare oltre la cortesia e gentilezza anche la notevole preparazione nei settori di sua competenza. Certo non ha vinto un concorso, ma quelli che hanno vinto i concorsi in Sicilia hanno le competenze necessarie e anche se vantano la titolarità di aver fatto un concorso, tale concorso è stato asettico e scevro da influenze esterne? Se si va a controllare tra i dipendenti regionali si troveranno assunti con concorsi asettici e non pilotati? Gli interessati diranno di si! E sono certo che vi siano dei casi, ma per gli altri ? E gli esclusi cosa pensano ?
Il caso della dott.ssa Monterosso è emblematico di come in Sicilia il merito non premia e come cerchiamo la " pagliuzza " nell'occhio dell'altro ma non vediamo le " grosse travi " che abbiamo nel nostro .
Auguro alla dott.ssa Monterosso che chi ha le travi non sottilizzi con la pagliuzza e possa continuare con serenità e serietà il suo lavoro.

martedì 8 giugno 2010

In data 21/02/2010 Raimondi, responsabile regionale settore formazione della U.I.L. scriveva in merito agli avvisi 1 e 2 degli Sportelli Multifunzionali: " Le novità introdotte con i due avvisi non devono spaventare gli operatori degli sportelli multifunzionali perchè la conoscenza del valore e delle capacità professionali dei lavoratori addetti ci porta a dire che una sana competizione tra sportelli, avendo come obiettivo il raggiungimento di parametri di riferimento, accrediterà le sedi info-orientative siciliane alla collettività ed alla pubblica opinione come luoghi dove si punta, con rinnovato e certificato impegno, a conseguire l'incrocio tra domanda e offerta di lavoro per realizzare nuova occupazione. Non devono creare apprensione neanche i parametri di riferimento che ciascuno sportello dovrà raggiungere perchè gli stessi avvisi, prevedono una rivisitazione degli stessi durante lo svolgimento del progetto e le recenti rettifiche apparse sul sito dell'Agenzia ne costituiscono prova."
A Raimondi e a tutti i responsabili sindacali a tale data è noto che il bando era aperto a tutti gli Enti accreditati ed in attesa di accreditamento e sono noti i criteri di selezione in base ai quali verranno selezionati i 252 Sportelli tra tutti gli Enti che ne faranno richiesta.
I responsabili sindacali di CGIL e CISL sono stati di un silenzio assordante. Evidentemente condividevano quanto asserito da Raimondi.
L'unica voce fuori coro la mia che ha subito "gridato" al pericolo insito negli avvisi 1 e 2 per l'occupazione degli operatori inseriti negli attuali sportelli multifunzionali sollecitando l'On. Mancuso a presentare in ARS l'Ordine del Giorno n.282 del 10/03/2010 che impegnava il Governo a garantire i livelli occupazionali degli operatori degli attuali Sportelli Multifunzionali.
Cosa è cambiato? Forse ci si è accorti che è stato un errore far uscire gli Sportelli Multifunzionali dal finanziamento regionale permettendo che le somme destinate agli sportelli anzichè essere un risparmio per il bilancio regionale venissero utilizzati per impinguare di circa 40 milioni il capitolo 321301 - fondo unico per il precariato- del bilancio regionale, che è passato dai 287 milioni del 2009 ai 314 milioni del 2010?
Allora occorre l'onestà intellettuale di dire ai propri iscritti e a tutti i lavoratori che si è sottovalutato un problema e cercare i modi possibili per rimediare non addossando colpe alla politica, che fa il proprio mestiere, ma chiedendo proprio alla politica di farsi carico della stabilizzazione all'interno dei servizi per l'impiego degli attuali operatori degli sportelli multifunzionali.