"Jooble"

giovedì 1 febbraio 2018

Suggerimenti per la campagna elettorale

Siamo in aperta campagna elettorale e tutti i partiti illustrano i programmi. Tutti sovrapponibili e apparentemente nell'interesse dell'elettore. Tutti a proporre ricette varie per redditi di cittadinanza o inclusione, sostegno alle famiglie, riduzioni varie e variegate della spesa pubblica, lotta all'evasione, regolamentazione dei flussi migratori con ricette varie, euro si ed euro no, più Europa e meno Europa, ognuno con la propria ricetta. A sentirli sembra quasi che ci siano risorse tali in Italia derivanti da petrolio o carbone o oro e ricchezze inesauribili. Le ricchezze in Italia sono quelle che producono le aziende che con i loro contributi riempiono le casse dello Stato. Infatti le fonti di reddito dello Stato sono principalmente le tasse e imposte varie che pagano le aziende, piccole e grandi, le tasse dei lavoratori autonomi e professionisti e l'indebitamento pubblico. Sono questi che permettono allo Stato di funzionare. Spesso si mettono i lavoratori dipendenti e pensionati contro le aziende e gli autonomi indicando lavoratori dipendenti e pensionati come tartassati e aziende e lavoratori autonomi come evasori. Da una analisi superficiale sembrerebbe così, ma lo é veramente? Da dove deriva il reddito del lavoratore dipendente? Ovvio dal reddito che il datore di lavoro gli da. Se si fa cento tale reddito lo Stato si prende il cinquantuno come contributi e poi il 23 o 27 e così via per irpef, più il 22% di iva ogni volta che si acquista qualcosa. Ma tutta questa disponibilità del lavoratore è sempre compresa nel cento che ha sborsato il datore di lavoro. Lo stesso vale per i dipendenti pubblici il cui datore di lavoro è lo Stato, ma che prende i soldi dalle tasse dell'impresa e del lavoratore autonomo. Idem per i pensionati. Se si riflette alla fine della fiera tutto ritorna al reddito delle aziende e dei lavoratori autonomi. Più è il reddito prodotto dalle aziende e dai lavoratori autonomi più entrate ha lo Stato che potrà ricorrere meno all'indebitamento. Più aziende delocalizzano e meno entrate si hanno nelle casse dello Stato. Allora? Allora a mio avviso il primo punto che tutti i partiti dovrebbero attenzionare è come aiutare le imprese a produrre, come alleggerire la pressione fiscale per permettere il reinvestimento del reddito nell'ampliamento dell'azienda, come alleggerire le aziende dal fardello della burocrazia e dai suoi costi, come permettere e agevolare le assunzioni a tempo indeterminato che sono il volano della spesa e della costituzione delle famiglie. Per contro dal 1 gennaio 2019 tutti i soggetti iva dovranno usare la fatturazione elettronica che dovrebbe tracciare tutte le transazioni commerciali e combattere l'evasione. Ma chi evade non fa fattura, lavora in nero, e quindi si tratta solo di un'ulteriore fardello per le imprese che già pagano le tasse. In un Paese dove non si sconfigge il lavoro nero, la corruzione e l'evasione fiscale si rende necessario costringere tutti ad essere onesti e pagare tutti per pagare meno. Eliminare la moneta cartacea e introdurre la moneta elettronica oggi non è cosa impensabile. Tutti anche le persone anziane e i bambini, usano il cellulare e la carta di credito per gli acquisti. Renderla obbligatoria senza costi e balzelli vari da pagare alle banche, che già ricavano abbastanza dai depositi bancari, è possibile, basta volerlo. Poi si potrà parlare di reddito di cittadinanza o inclusione vari, quando tutto è alla luce del sole e i soggetti beneficiari di tali sostegni non potranno cumulare anche il reddito derivante da lavoro nero e avere una redditività maggiore di chi lavora regolarmente assunto. Per quando attiene a aiuti alle famiglie con le soluzioni varie di bonus e detrazioni varie basterebbe eliminare tutte le detrazioni in atto e dare un reddito al lavoro della casalinga e non solo obbligarla a pagare l'INAIL. Ciò potrebbe agevolare anche la costituzione di nuovi nuclei familiari oltre a permettere alle donne di scegliere se lavorare in famiglia o no per realizzare una propria aspirazione professionale. Senza contare che, in caso di perdita o di abbandono da parte del coniuge o la perdita dei genitori con cui si convive, avere un proprio reddito può permettere alla donna di poter vivere decorosamente senza essere alla mercé di nessuno.