"Jooble"

venerdì 28 maggio 2010

Verso lo smantellamento della professionalità degli operatori degli Sportelli Multifunzionali.
Il modello idealtipico di una sede orientativa prevede l'attività sinergica di professionalità diverse anche se complementari. Tale attività è svolta da orientatore, integratore, progettista, valutatore e tutor. Ciascuna di queste figure ha una professionalità specifica. In particolare l'orientatore e l'integratore si occupano di tutto quanto riguarda l'attività di orientamento da fornire agli utenti degli S.M.; il progettista si occupa della progettazione di percorsi orientativi e formativi da somministrare agli utenti già oggetto di attività orientativa; il tutor segue gli utenti durante i percorsi formativi; il valutatore valuta la validità dei percorsi formativi e misura i risultati raggiunti.
Queste professionalità sono chiaramente complementari ma non interscambiabili.
Con l'avviso 1 e 2 sono state individuate le azioni che gli operatori specializzati, orientatori, integratori, progettisti, tutor, valutatori e financo personale amministrativo, debbono fornire agli utenti. Tali azioni ai fini della valutazione positiva dell'attività dello S.M. sono state individuate in n. 900 utenti da contattare a cui debbono essere espletati complessivamente azioni, dettagliatamente indicate e misurate in minuti, pari ad almeno 4.500 ore. Spulciando la tabella dei servizi indicati nell'avviso 1 si può facilmente evidenziare che le sole azioni di orientamento da erogare a ciascun utente sono pari ad almeno 5 ore. Ciò comporta che ai 900 utenti da raggiungere si dovranno fornire almeno 4.500 ore di attività di orientamento.
Considerando che il modello idealtipico di una sede orientative prevede come risorse umane la presenza di 1 orientatore + 1 integratore va da se che 2 unità non possono mai fornire attività di front-office pari a 4.500 ore.
Nessun problema! Ci si accorge dell'errore! Si corre ai ripari!
Ci si aspetterebbe una variazione agli avvisi 1 e 2 che preveda per gli Enti titolari degli S.M. di utilizzare tutti gli operatori riqualificati in attività di orientamento ed integrazione.
Ma no! Perchè? Basta una mera correzione dell'avviso 1 e 2 e tutto è risolto.
In data 19/02/2010 viene varata una correzione al punto 4 dell'avviso 1, ma lo stesso viene fatto per l'avviso 2, che recita:" La durata delle singole azioni, espresse in minuti, prevista per le attività di cui ai punti A e B, è da intendersi quale valore minimo al cui raggiungimento contribuisce l'impegno lavorativo di tutti gli Operatori coinvolti, nell'ambito delle attività di front e back office, nel rispetto dell'Allegato B "Modello Organizzativo e delle risorse umane" del Modello idealtipico organizzativo ed operativo di una sede orientativa".
Tutto risolto!
La professionalità? Pazienza!
E' più importante contenere la spesa, tanto è tutto assistenzialismo, anche se il d.lgs 297/02 impone che i Servizi per l'impiego forniscano agli utenti che vi si rivolgono il servizio di orientamento. Nel frattempo Orientatori, integratori, progettisti, valutatori e tutor riqualificati rischiano il posto di lavoro.
E' questa la politica morale e trasparente? Che butta fuori dal sistema personale riqualificato con ingenti somme regionali e tende alla sola, anche se giusta, stabilizzazione degli ex-lsu ?

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